venerdì 17 febbraio 2012

BUON NATALE


   Sembra ieri quando salutammo il 2007 e siamo alla fine del 2008. Un anno è passato in un soffio, il prossimo sarà breve come un sospiro. Il tempo vola e siamo agli auguri.
   Auguri agli studenti affinché il diploma, o la laurea, non diventino sogni infranti. Si dice: pensa con la tua testa, conta sulle tue forze, coltiva e migliora il tuo carattere.
   Auguri ai giovani apprendisti. Hanno scelto un lavoro e hanno fatto bene. Sappiano che chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, ma solo chi fa impara.
   Auguri agli agricoltori i cui prodotti dipendono anche dal cielo, i prezzi dal mercato, il risultato finale dalle loro fatiche. Sta scritto che Dio ha fatto la campagna, e l’uomo ha fatto la città e i ripensamenti sono cominciati. Gli agricoltori sanno benissimo che tutto trae origine dalla terra e tutto alla terra ritorna.
   Auguri ai non più giovani. Arrivare alla conta di molti anni sia considerata una fortuna, la vita vissuta un dono goduto, quel che resta un frutto da cogliere.
   Auguri ai volontari che prestano gratis parte del loro tempo, qualche volta spendono di tasca propria, ogni tanto raccolgono titoli non sempre belli.
   Auguri agli ammalati, ai portatori di handicap, a tutti coloro che tribolano in silenzio. Soffrono senza colpe la perdita del bene più prezioso: la salute, e la burocrazia non li aiuta. Il tempo e la sofferenza li rendono buoni e saggi. Trovano sollievo nella fede perché sanno che gli ultimi saranno i primi.
   Auguri a tutti coloro che ci guidano ai vari livelli. Hanno grosse responsabilità, e parecchi privilegi. Rammentino che la crisi esiste; è crollata la vendita del filetto, avanzano le polpette. Confidiamo che non mirino solo all’amore per il potere, ma al potere dell’amore.
   Auguri a tutte le donne, erroneamente definite sesso debole. Da Eva fino a oggi fingendo di obbedire comandano. E l’uomo, dai tempi di Adamo, fingendo di comandare obbedisce.
   Auguri a tutti i dornesi. Tra poco il nuovo calendario sostituirà il vecchio; un anno in più dietro le spalle, uno in meno davanti al naso. Così è la vita. Come disse un poeta dimenticato il nostro destino è vivere balenando in burrasca. A mezzanotte suoneranno le campane e si alzerà il sipario sulla più bella storia di tutti i tempi. Buon Natale.
                                                                             
                                                                                                  (Remo Torti)

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